Arthur Duff
Bodies without points of view
A cura di Daniele Capra
Complesso dell’Ospedaletto, Scala del Sardi
Venezia, dall’11 maggio al 24 novembre 2019
Inaugurazione su invito: mercoledì, 8 maggio ore 19.00 - 21.00
Press Preview + tour: martedì, 7 maggio ore 16.00 - 20.00
Press Preview: 8 maggio, ore 11.00 - 16.00 / 9 e 10 maggio, ore 11.00 - 19.00
Veduta dell'installazione, Bodies without points of view, Arthur Duff, Complesso dell’Ospedaletto, Scala del Sardi, Venezia, 2019, Courtesy Marignana Arte, Foto Nico Covre
A Venezia, dall’11 maggio al 24 novembre 2019, Marignana Artepresenta l’installazione “Bodies without points of view”di Arthur Duffnello spazio monumentale della Scala del Sardi del Complesso dell’Ospedaletto.
A cura di Daniele Capra, il progetto espositivo affianca Reagents,la mostra collettiva sostenuta dalla galleria nelle sale adiacenti della Farmacia.
L’architetto Giuseppe Sardi completò la Scala dell’Ospedaletto nel 1666 con lo scopo di collegare i differenti piani dell’edificio, all’epoca non organizzati razionalmente. Scelse di adottare la tipologia a chiocciola ripensandola, con estro barocco, in forma ellittica. I gradini furono posizionati affogando il marmo direttamente nel muro delle pareti laterali, attraverso una soluzione semplice ma di particolare fascino, che garantisce l’effetto di chiaroscuro degradante con un ritmo geometrico.
Da questi stimoli Arthur Duff ha sviluppato un intervento site-specific essenziale ed incisivo, che unisce luce e scultura accentrando l’attenzione del visitatore sulla verticalità della scala. Difatti, l’artista ha evidenziato nello spazio una linea di forza che raduna e conduce lo sguardo dell’osservatore dall’alto verso il piano terra, seguendo il naturale percorso della gravità. Ma la luce e le parole di “Bodies without points of view”sono anche un riferimento alle cure che qui venivano prestate ai bisognosi: sorto nella seconda metà del XVI secolo, inizialmente l’Ospedaletto ha avuto come missione principale assistere i malati e in seguito anche gli orfani. L’opera di Duff è un rimando intimo a coloro che, nel passato, in questo luogo hanno ricevuto l’attenzione di cui necessitavano. Al contempo è inoltre, in senso metafisico ed atemporale, un riferimento alla fisicità del corpo e al suo costante dissolversi / manifestarsi nello sguardo altrui.
La pratica artistica di Arthur Duff(Wiesbaden, Germania, 1973) è focalizzata sulla scultura e sull’installazione, ed è caratterizzata da una spiccata libertà, sia rispetto ai materiali utilizzati che nella ricerca di un dialogo con il contesto. Sovente il suo lavoro scaturisce da una relazione intima che l’artista rende manifesta nello spazio ricorrendo alla parola scritta.
Tra gli ultimi lavori a scala urbana, che ha realizzato: “Learning how to see in the dark”al Castello Aragonese di Taranto, “Precious Objects - Extraordinary Individuals”a Palazzo Malipiero Barnabò a Venezia,“Spin Series”al Complesso Monumentale Santo Spirito in Sassia a Roma, “Borrowing You”a Castelfranco Veneto e “Transparency - Arthur Duff, Jenny Holzer, Julian Opie, Jaume Plensa, Stephan Reusse, Ulla Rauter, Public Art in Prague”in occasione della Presidenza Europea della Repubblica Ceca nel 2009. Nel 2011 il suo progetto “Rope” ha ricevuto il Premio 2% del Museo MACRO a Roma. Più recentemente le sue opere sono state esposte in numerose mostre collettive: “Proportio”a Palazzo Fortuny a Venezia, “La Grande Magia”al MAMbo di Bologna, “Temi & Variazioni, Scrittura e Spazio”alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia, “La parola nell'arte. Ricerche d'avanguardia nel '900”al Mart di Rovereto, “Il Palazzo delle Libertà”al Centro d’Arte Contemporanea Le Papesse a Siena e la sezione “Italian Feeling”della XIV Quadriennale alla Galleria Nazionale D’Arte Moderna di Roma.
È docente all’Accademia di Belle Arti di Perugia. Vive e lavora a Vicenza.
Arthur Duff
Bodies without points of view
A cura di Daniele Capra
Assistente alla curatela Ludovica Matarozzo
Complesso dell’Ospedaletto, Scala del Sardi
Venezia, 11 maggio - 24 novembre 2019
Inaugurazione su invito: mercoledì, 8 maggio ore 19.00 - 21.00
Press Preview + tour: martedì, 7 maggio ore 16.00 - 20.00
Press Preview: 8 maggio, ore 11.00 - 16.00 / 9 e 10 maggio, ore 11.00 - 19.00
Orari: da martedì a domenica, 10.00 - 18.00; chiuso lunedì
Ingresso libero
Castello 6691
Accessi da Calle Torelli detta de la Cavallerizza e da Barbaria de le Tole
Fermata vaporetto: Ospedale - Linee 4.1 / 4.2 / 5.1 / 5.2
www.marignanaarte.it
info@marignanaarte.it
+39 041 5227360
#bodieswithoutpointsofview
@arthurwatsoniduff
@marignanaarte
Ufficio Stampa: THE KNACK STUDIO
Tamara Lorenzi
tamara@theknackstudio.com
+39 347 0712934
info@theknackstudio.com
www.theknackstudio.com
Arthur Duff
Bodies without points of view
A cura di Daniele Capra
Complesso dell’Ospedaletto, Scala del Sardi
Venezia, dall’11 maggio al 24 novembre 2019
Inaugurazione su invito: mercoledì, 8 maggio ore 19.00 - 21.00
Press Preview + tour: martedì, 7 maggio ore 16.00 - 20.00
Press Preview: 8 maggio, ore 11.00 - 16.00 / 9 e 10 maggio, ore 11.00 - 19.00
Veduta dell'installazione, Bodies without points of view, Arthur Duff, Complesso dell’Ospedaletto, Scala del Sardi, Venezia, 2019, Courtesy Marignana Arte, Foto Nico Covre
A Venezia, dall’11 maggio al 24 novembre 2019, Marignana Artepresenta l’installazione “Bodies without points of view”di Arthur Duffnello spazio monumentale della Scala del Sardi del Complesso dell’Ospedaletto.
A cura di Daniele Capra, il progetto espositivo affianca Reagents,la mostra collettiva sostenuta dalla galleria nelle sale adiacenti della Farmacia.
L’architetto Giuseppe Sardi completò la Scala dell’Ospedaletto nel 1666 con lo scopo di collegare i differenti piani dell’edificio, all’epoca non organizzati razionalmente. Scelse di adottare la tipologia a chiocciola ripensandola, con estro barocco, in forma ellittica. I gradini furono posizionati affogando il marmo direttamente nel muro delle pareti laterali, attraverso una soluzione semplice ma di particolare fascino, che garantisce l’effetto di chiaroscuro degradante con un ritmo geometrico.
Da questi stimoli Arthur Duff ha sviluppato un intervento site-specific essenziale ed incisivo, che unisce luce e scultura accentrando l’attenzione del visitatore sulla verticalità della scala. Difatti, l’artista ha evidenziato nello spazio una linea di forza che raduna e conduce lo sguardo dell’osservatore dall’alto verso il piano terra, seguendo il naturale percorso della gravità. Ma la luce e le parole di “Bodies without points of view”sono anche un riferimento alle cure che qui venivano prestate ai bisognosi: sorto nella seconda metà del XVI secolo, inizialmente l’Ospedaletto ha avuto come missione principale assistere i malati e in seguito anche gli orfani. L’opera di Duff è un rimando intimo a coloro che, nel passato, in questo luogo hanno ricevuto l’attenzione di cui necessitavano. Al contempo è inoltre, in senso metafisico ed atemporale, un riferimento alla fisicità del corpo e al suo costante dissolversi / manifestarsi nello sguardo altrui.
La pratica artistica di Arthur Duff(Wiesbaden, Germania, 1973) è focalizzata sulla scultura e sull’installazione, ed è caratterizzata da una spiccata libertà, sia rispetto ai materiali utilizzati che nella ricerca di un dialogo con il contesto. Sovente il suo lavoro scaturisce da una relazione intima che l’artista rende manifesta nello spazio ricorrendo alla parola scritta.
Tra gli ultimi lavori a scala urbana, che ha realizzato: “Learning how to see in the dark”al Castello Aragonese di Taranto, “Precious Objects - Extraordinary Individuals”a Palazzo Malipiero Barnabò a Venezia,“Spin Series”al Complesso Monumentale Santo Spirito in Sassia a Roma, “Borrowing You”a Castelfranco Veneto e “Transparency - Arthur Duff, Jenny Holzer, Julian Opie, Jaume Plensa, Stephan Reusse, Ulla Rauter, Public Art in Prague”in occasione della Presidenza Europea della Repubblica Ceca nel 2009. Nel 2011 il suo progetto “Rope” ha ricevuto il Premio 2% del Museo MACRO a Roma. Più recentemente le sue opere sono state esposte in numerose mostre collettive: “Proportio”a Palazzo Fortuny a Venezia, “La Grande Magia”al MAMbo di Bologna, “Temi & Variazioni, Scrittura e Spazio”alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia, “La parola nell'arte. Ricerche d'avanguardia nel '900”al Mart di Rovereto, “Il Palazzo delle Libertà”al Centro d’Arte Contemporanea Le Papesse a Siena e la sezione “Italian Feeling”della XIV Quadriennale alla Galleria Nazionale D’Arte Moderna di Roma.
È docente all’Accademia di Belle Arti di Perugia. Vive e lavora a Vicenza.
Arthur Duff
Bodies without points of view
A cura di Daniele Capra
Assistente alla curatela Ludovica Matarozzo
Complesso dell’Ospedaletto, Scala del Sardi
Venezia, 11 maggio - 24 novembre 2019
Inaugurazione su invito: mercoledì, 8 maggio ore 19.00 - 21.00
Press Preview + tour: martedì, 7 maggio ore 16.00 - 20.00
Press Preview: 8 maggio, ore 11.00 - 16.00 / 9 e 10 maggio, ore 11.00 - 19.00
Orari: da martedì a domenica, 10.00 - 18.00; chiuso lunedì
Ingresso libero
Castello 6691
Accessi da Calle Torelli detta de la Cavallerizza e da Barbaria de le Tole
Fermata vaporetto: Ospedale - Linee 4.1 / 4.2 / 5.1 / 5.2
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info@marignanaarte.it
+39 041 5227360
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@arthurwatsoniduff
@marignanaarte
Ufficio Stampa: THE KNACK STUDIO
Tamara Lorenzi
tamara@theknackstudio.com
+39 347 0712934
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